Il Programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo ambientale è disciplinato dalla legge regionale toscana n.65 del 10 novembre 2014 (testo normativo); specificazioni al suo riguardo sono contenute nel DPGR  25 agosto 2016 n. 63R e s.m.i. – Regolamento di attuazione dell’articolo 84 della legge regionale 10 novembre 2014 n. 65 contenente disposizioni per la qualità del territorio rurale (testo normativo).

L’imprenditore agricolo provvede alla redazione del programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo ambientale (di seguito definito programma aziendale), necessario per alcuni interventi sul patrimonio edilizio esistente con destinazione d’uso agricola e per la nuova edificazione di edifici rurali. L’approvazione del programma aziendale costituisce condizione preliminare per il rilascio dei titoli abilitativi.

Il programma aziendale è presentato al comune o ai comuni competenti per territorio ed è approvato da tutti i comuni interessati dalle trasformazioni edilizie.

La realizzazione del programma aziendale è garantita da una convenzione o da un atto d’obbligo unilaterale, da registrare e trascrivere a spese del richiedente e a cura del comune. Il programma aziendale ha durata decennale con decorrenza dall’atto di approvazione del comune.

ll programma aziendale può essere modificato in ogni tempo per adeguarlo ai programmi comunitari, statali o regionali, oppure in caso di eventi naturali che modifichino in modo significativo lo stato dei luoghi; può essere modificato per motivi diversi, su richiesta dell’imprenditore agricolo, a scadenze non inferiori ad un anno.

Per l’approvazione del programma aziendale, il comune verifica la conformità urbanistica degli interventi proposti e, in caso di esito positivo, può convocare una conferenza di servizi, da svolgersi entro il termine massimo di sessanta giorni dalla sua trasmissione o dal ricevimento dei documenti integrativi, al fine di acquisire tutti i pareri, nulla osta o assensi, comunque denominati, di altre amministrazioni pubbliche, compreso il parere della provincia di conformità al Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) o il parere della città metropolitana di conformità al PTCM, nonché i pareri della Regione di coerenza tra i contenuti agronomici del programma e gli interventi edilizi proposti.