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La Regione Toscana chiede a tutti i cittadini di partecipare ad un’indagine esplorativa relativa all’utilizzo di biomassa (legna, pellet e simili) come forma di riscaldamento e/o cottura di cibi in ambito residenziale. Tale iniziativa è finalizzata ad acquisire elementi per migliorare le politiche regionali in materia di efficientamento energetico e miglioramento ambientale.

Al fine di ottimizzare gli interventi per il contenimento dei consumi energetici nonché indirizzare gli utilizzi di sistemi di riscaldamento verso forme meno inquinanti, la Regione Toscana ha avviato l’indagine esplorativa sopra menzionata per acquisire informazioni circa: stili di vita dei cittadini toscani, consumi di legna e biomasse legnose, fonti di approvvigionamento, modalità di utilizzo degli apparecchi ad uso domestico (frequenza, modalità di accensione, accatastamento e aspetti manutentivi) nonché sulla propensione, a fronte di incentivi, ad acquistare generatori di calore con maggiore efficienza energetica e minore impatto ambientale in sostituzione di quelli presenti.

L’indagine esplorativa sarà attiva fino a fine marzo 2021 all’indirizzo web:

https://www.regione.toscana.it/-/indagine-esplorativa-utilizzo-legna-pellet

LA PROVINCIA E L’AMBIENTE

In base all’ordinamento dello Stato italiano e dalle correlate disposizioni di legge vigente, alle Province sono attribuite alcune funzioni fondamentali tra cui la pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente per gli aspetti di competenza.

La materia ambientale è trattata in termini di programmazione e pianificazione secondo quanto previsto dal Codice dell’Ambiente e dalla normativa della Regione Toscana. In particolare con il  Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, di cui alla LRT 65/2014, la Provincia oltre alla tutela ed alla valorizzazione delle risorse del patrimonio, individua le zone  idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero rifiuti nel rispetto delle prescrizioni contenute nel vigente Piano Regionale dei Rifiuti. A tal proposito si rinvia ai contenuti della sezione specifica in tema di pianificazione territoriale.

A seguito alle recenti modifiche della Legge Regione Toscana n. 10/2010 (con abrogazione dell’allegato A2 alla legge stessa avvenuta con LRT 25 febbraio 2016, n. 17, art. 50.), le Province, quale ente territoriale di riferimento locale, partecipano alle valutazioni di carattere ambientale sui singoli progetti e sulla pianificazione territoriale su richiesta dei soggetti istituzionali (Ministero, Regione, Comuni ecc…). Invece in relazione ai Piani e Programmi di propria competenza (per i settori della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, dei trasporti ecc..) la Provincia assume anche il ruolo di Autorità di valutazione delle strategie ambientali, mediante apposito Nucleo di valutazione. Per approfondimenti si rinvia alla pagina della pianificazione e gestione del territorio.

Alla Provincia sono altresì assegnati compiti di controllo sulle attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti. In particolare a seguito del processo di riordino delle Province, in virtù della legge 7 aprile 2014 n. 56 (legge Delrio) e della L.R.T. 3 marzo 2015, n. 22 recante “Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 56/2014, modifiche alle leggi regionali n. 32/2002, 67/2003, 41/2005, 68/2001, 65/2014” le funzioni e tutti i procedimenti amministrativi in materia ambientale, dal 1.01.2016, sono stati trasferiti alla Regione Toscana, ad esclusione di quanto disposto con SENTENZA della Corte Costituzionale n. 129/2019.

La Sentenza sopra citata riconosce, a partire dalla data di deposito della stessa ovvero dal 28/05/2019, le Province quali Enti competenti in materia di rifiuti relativamente alle verifiche e controlli sulla gestione dei rifiuti “in procedura semplificata” (ai sensi degli artt. 214 e seguenti D.Lgs. n.152/2016, c.d. codice dell’ambiente).

Per qualsiasi informazione contattare l’ufficio Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente:

Diego Vicarelli – tel 0564 484787, indirizzo mail: d.vicarelli@provincia.grosseto.it

Giancarlo Tei – tel 0564 484771, indirizzo mail:g.tei@provincia.grosseto.it

LA SENTENZA

Nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, lettera d), numero 1, della legge della Regione Toscana 3 marzo 2015, n. 22, recante «Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province e sulle unioni e fusioni di comuni). Modifiche alle leggi regionali 32/2002, 67/2003, 41/2005, 68/2011, 65/2014», come modificato dall’art. 2, comma 1, della legge della Regione Toscana 30 ottobre 2015, n. 70 (Disposizioni in materia di riordino delle funzioni provinciali. Approvazione degli elenchi del personale delle province soggetto a trasferimento. Modifiche alle leggi regionali 22/2015, 39/2000 e 68/2011), e dell’art. 5, comma 1, lettere e) e p), della legge della Regione Toscana 18 maggio 1998, n. 25 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), come modificato dall’art. 1 della legge della Regione Toscana 28 ottobre 2014, n. 61 (Norme per la programmazione e l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di gestione dei rifiuti. Modifiche alla l.r. 25/1998 e alla l.r. 10/2010), e dall’art. 2 della legge della Regione Toscana 24 febbraio 2016, n. 15 (Riordino delle funzioni amministrative in materia ambientale in attuazione della l.r. 22/2015 nelle materie rifiuti, tutela della qualità dell’aria, inquinamento acustico. Modifiche alle leggi regionali 25/1998, 89/1998, 9/2010, 69/2011 e 22/2015), promosso dal Tribunale amministrativo regionale per la Toscana nel procedimento vertente tra la Provincia di Grosseto e altre e la Regione Toscana e altri, con ordinanza del 7 maggio 2018, iscritta al n. 150 del registro ordinanze 2018 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 43, prima serie speciale, dell’anno 2018.