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Provincia di Grosseto: 8 marzo, Giornata internazionale dei Diritti delle Donne

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Provincia di Grosseto: 8 marzo, Giornata internazionale dei Diritti delle Donne

Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf” a cura degli studenti e studentesse del Liceo Chelli

La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto, in collaborazione con la Consigliera di Parità, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne, ha organizzato per sabato 8 marzo, alle 18, alla Nuova Libreria, in via dei Mille 6/a, a Grosseto, una iniziativa pubblica in cui saranno protagonisti gli studenti e le studentesse del Liceo Chelli che raccontano “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf.” Modera il professor Raffaele Iannuzzi, intervengono Laura Parlanti, Consigliera di parità della Provincia di Grosseto e Veronica Tancredi, presidente Commissione provinciale pari opportunità.

“Mi fa molto piacere – commenta Laura Parlanti, consigliera di Parità– che studentesse e studenti stiano approfondendo le tematiche affrontate da Virginia Woolf. Nella giornata internazionale dei diritti delle donne è importante che le giovani e i giovani si confrontino sulle origini storiche, filosofiche e letterarie delle pari opportunità”.

“Contemporaneamente sono tante le iniziative organizzate dalle Commissioni comunali per le Pari Opportunità nei rispettivi territori – aggiunge Veronica Tancredi, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto – proiezioni di film, spettacoli, presentazione di libri, per riflettere sui diritti e sul ruolo delle donne oggi. A Grosseto, alla Nuova Libreria, lo faremo partendo dal testo di Virginia Woolf che nel 1928 si interroga sulle ragioni della scarsa presenza di opere femminili in ambito letterario e giunge alla famosa conclusione che se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.”

“In Italia una parità concreta tra uomo e donna non è ancora raggiunta – prosegue Veronica Tancredi – né nel mondo del lavoro, né nella dimensione familiare e sociale. Lo conferma il Rendiconto di genere 2024 dell’INPS. Basta guardare qualche dato: le lavoratrici italiane percepiscono in media uno stipendio inferiore del 20% rispetto agli uomini. Il differenziale retributivo di genere è correlato oltre all’inquadramento contrattuale, ai trattamenti individuali, al lavoro straordinario e soprattutto alla maggior presenza di lavoro part time tra le femmine. Anche il part time involontario è prevalentemente femminile, rappresentando il 15,6% degli occupati rispetto al 5,1% dei maschi”.

“Nonostante siano più istruite, le donne hanno maggiori difficoltà a fare progressioni di carriera –conclude Veronica Tancredi – motivo per cui sono meno presenti nelle posizioni apicali di aziende ed enti pubblici (il 21% dei dirigenti è donna, per i quadri il 32,4%). La cura della famiglia e della casa continua a gravare prevalentemente sulla donna, limitando la sua indipendenza economica. Nel 2023 le giornate di congedo parentale utilizzate dalle donne sono state 14,4 milioni contro i 2,1 milioni degli uomini.

Fino a quando non inizieremo realmente a costruire una società che sia anche a misura di donna la parità non potrà mai essere raggiunta”.

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